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Paolo Mosca LA CITTÀ RESPIRA Ed. Rizzoli 1983 Prima edizione pagg. 141+(3) Formato 14,5X22,5 cm. circa cart. editoriale con sovraccoperta illustrata Stato : ottimo
Dai risvolti della sovraccoperta: E se una mattina spuntassero i girasoli nel cemento delle piazze delle nostre città? E se una notte di luna uomini e donne metropolitani, tutti, cominciassero a suonare la chitarra e a cantare? Tra i pochi che non griderebbero al miracolo, ci sarebbe Paolo Mosca, che in questo suo libro vuole dimostrare che i colpi di testa, cuore e coda del destino, oggi sono ancora più forti del computer. In ventuno storie milanesi (ma potrebbero svolgersi a Roma, Londra, Parigi, Berlino, New York), l'autore cava fuori da anonimi personaggi metropolitani il lato fantastico, poetico, folle del loro "io" più represso. Impiegati di banca, commendatori, coppie sposate da troppo tempo, coppie clandestine, anime sole, vagabondi: i protagonisti di La citt à respira, in realtà, siamo noi. Ma le nostre storie sono raccontate con la cadenza d'un thrilling, e da banali diventano importanti, imprevedibili, grazie a questi colpi di testa, cuore e coda del destino. In una casa di ringhiera, su una motocicletta selvaggia, piuttosto che all'ultimo piano del grattacielo del manager, dovunque, e comunque, la città respira. E respirare vuoi dire vivere, sognare, e a volte anche sperare. «Sono ventuno storie», dice Mosca, «legate dal filo della sfida al programmato, e in ognuna ho cercato di specchiare un ambiente, un tipo metropolitano.» Dunque un caleidoscopio a più-facce e a più colori, in cui ci si ritrova inevitabilmente anche la propria faccia. Appunto perché legata a un filo anticomputer, questa raccolta di racconti si presenta come un vero e proprio romanzo sulla città: una ricerca di brividi e illusioni per le creature condannate al cemento. Certo che sarebbe splendido, domattina, vedere i girasoli nelle piazze, e domani notte, sotto la luna, cantare tutti insieme con una chitarra tra le braccia. Attento signor computer: la città respira.
Paolo Mosca è nato a Pallanza, sul lago Maggiore, nel 1943. Ma vive da sempre a Milano, dove ha studiato scienze politiche, e frequentato l'Accademia del Piccolo Teatro. È giornalista, scrittore e commediografo. Figlio d'arte, s'è ritrovato nel mondo della carta stampata senza accorgersene. Come giornalista ha diretto le pubblicazioni più diverse. Ha collaborato per anni con il Corriere della Sera, e ora per La Notte. Come scrittore, Mosca è al suo settimo libro. Quattro romanzi: Memorie d'un neonato, II mitomane, II biondo, E due libri-documento: Caro Vip, una raccolta di lettere di anonimi ai potenti, e Sotto la pelle, una serie di interviste smitizzanti ai numeri uno. Al suo attivo ha anche una raccolta di poesìe: // mantello di jeans. Come commediografo, è stato autore e il più delle volte regista di: H-V, Hiroshima-Vietnam, Israele 20, Diapason - antiblues (con John Lei), // grande bluff (con Dapporto-Steni), Hai mai provato nell'acqua calda (con Walter Chiari), La luna sotto le scale (con Piero Mazzarella). Mosca vive e lavora in una casa-studio proprio nel cuore del quartiere di Brera.
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